Editore: Edizioni Magi, Roma
Anno: 2011
Prezzo: €18
Pagine: 225
“I nuovi padri”, non più in grado di attuare la separazione-individuazione dalla madre, incapaci di favorire il passaggio dal principio del piacere a quello di realtà, facilitano nel bambino “il permanere dei tratti narcisistici, l’introiezione e la stabilizzazione di modelli mentali irrealistici e immaturi, (…) un’identità sessuale incerta”. Una educazione paterna che non insegna a gestire l’aggressività,
che ha abdicato all’etica della responsabilità, che induce patologie psichiche in forte espansione e devianze sociali. Di più: l’eclisse della figura del padre è responsabile della crisi etica del mondo
occidentale.
In parte condivisibili, le osservazioni di Infrasca sono un atto di accusa verso la società post-moderna, ma anche verso i padri, che hanno accolto e avvalorato la trasformazione. L’impressione,
però, è che l’Autore osservi solo i danni prodotti dalla evanescenza del padre “normativo” e non anche i vantaggi (umanità, emotività, empatia, disponibilità, fisicità…). Giusto il “no” al “mammo” e al padre-amico, ma attenti a non ricadere nel padre autoritario e distante di una volta.