Editore: Manni Editore, San Cesario di Lecce (LE)
Prezzo: € 14
Pagine: 160
Un bambino di dieci anni, Giuliano – o Giulio, come lo chiama il padre – con i genitori separati. Una madre, Elena, ansiosa e con nessuna fiducia nell’ex marito. E un padre, Geremia, che appare e scompare come un fantasma, “un fantasma distratto che prende e se ne va in giro, si fa dimenticare in un silenzio senza presagi e da un momento all’altro sfuma in un passato che non è mai esistito, finché un giorno che non ci pensi più, con una prepotenza repentina, batte un colpo e ti frega”. La vita di Giulio bambino è segnata da questo padre inaffidabile eppure fantastico. Spaccone, bugiardo, scommettitore alle corse, giocatore incallito di poker, implicato spesso e volentieri in affarucci di contrabbando, ma anche pieno di misteri (c’è anche una pistola nascosta nel bagagliaio della Giulia Super amaranto) di imprevisti, di iniziative, di E gran campione di ping-pong.
E’ un’estate indimenticabile quella del 1977 che l’imprevedibile Geremia offre a suo figlio (e alla nuova compagna, Clementina, quella che la mamma di Giulio chiama “la scostumata” e che con Giulio stabilisce una affettuosa complicità): fatta di regole saltate (come il divieto materno di bibite gassate), abbandoni e ricomparse, sfide e avventure, improvvisate, corse incoscienti a bordo della Giulia Super, nuotate ai faraglioni di Capri. E poi Terracina, il Circeo, la Liguria e persino la Pianura Padana per fare “un’improvvisata” al nonno. Sempre di corsa, con partenze all’improvviso, come se qualcosa lo inseguisse (e forse era proprio così). “E’ stata la vacanza più bella della mia vita” dirà di slancio alla madre quando l’estate sarà finita. Bella e unica, perché quel padre scomparirà di nuovo con il rombo della Giulia che si allontana, e questa volta per non riapparire mai più. La sola nuova notizia che Giulio avrà del padre sarà quella della sua morte. Trent’anni dopo. Ma Giulio non lo rivedrà, nemmeno allora. Perché lui, che non lo ha mai visto dormire e non l’ha mai visto da vecchio, non vuole vederlo da morto.