Editore: Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma
Anno: 2016
Prezzo: € 20
Pagine: 240
Il tema “paternità” è trattato attraverso 14 articoli che lo affrontano dalle angolazioni più diverse. Si va dal (Dio) Padre del filosofo Massimo Diana, fautore di un incontro tra religione, psicologia del profondo e filosofia, al padre che sostiene i desideri del figlio ma insieme gli insegna la capacità di darsi dei limiti. (Albini Bravo e Devescovi). Clementina Pavoni coglie un altro aspetto della funzione paterna: “la trasmissione della memoria attraverso il flusso delle generazioni”. E poi c’è la paternità affettiva (ma… “effettiva”) di Andrea Arrighi, che analizza la figura del padre nel cinema classico e in quello recente, le differenze di genere di Luigi Zoja, autore dell’ormai “classico” Il gesto di Ettore, la lunga conversazione di Barbara Massimilla con Cristina Comencini, figlia del regista Luigi, e quella di Stefano Carta con Emanuele Trevi. Non poteva mancare un riferimento a Lacan e alla “evaporazione del padre” (sua è l’espressione, poi abbondantemente ripresa, e risale al 1968). Impossibile elencare tutti contributi, come meriterebbero. Accenneremo solo al report di un incontro per i 50 anni dalla morte di Ernst Bernhard, con la partecipazione, fra gli altri, di Gad Lerner e Romano Màdera, e al dialogo con due papà omosessuali, genitori di due bambini, una femmina di dieci anni e un maschio di otto, nati in America da una madre “surrogata”.