Non solo libri: se la saggistica e la narrativa continuano a pubblicare libri sul padre, il cinema non è da meno e in quest’anno che si è appena concluso ha mandato nelle sale un gran numero di film sul rapporto padre-figli. Ne citiamo alcuni, senza la pretesa di essere esaustivi. In dicembre sono usciti Altri padri, di Mario Sesti, e Nowhere Special. Una storia d’amore, di Uberto Pasolini che ha anche scritto la sceneggiatura.
Il primo è la storia di una separazione tra Giulio (Paolo Briguglia) e Annalisa (Chiara Francini). Conflittuale come la maggior parte di separazioni e, come una buona parte di separazioni, con una madre ostile che fa di tutto per interrompere il rapporto padre-figlia. Sesti lo ha descritto così, in una intervista a Il venerdì di Repubblica: “Da una parte fotografa un problema oggettivo poco raccontato, il fatto che un terzo degli ospiti italiani dei rifugi della Caritas è costituito da padri separati, ma dall’altra è un melodramma noir, una crime story con colpo di scena finale”. A proposito della figura della madre, che nel film appare come una donna “autenticamente cattiva”, Sesti osserva: “Oggi la giurisprudenza ha in parte aggiornato le linee di tendenza rispetto al trattamento dei coniugi dopo la separazione, ma la verità è che anche questo è un effetto del patriarcato: la donna ha così poche chance di potere che quando le detiene non può che farne un uso estremo”.
Il secondo film è invece la storia di un lavavetri, John (James Norton), impegnato nel cercare una famiglia adottiva per il suo bambino perché a lui restano pochi mesi di vita. Trae spunto da una storia vera che ha colpito Pasolini, il quale racconta di essersi molto documentato nel campo dell’adozione e di essersi ispirato, per tante situazioni ed emozioni, alla sua esperienza di padre di tre figlie.
Protagonista di un altro film sul padre (e sulla demenza) The Father. Nulla è come sembra, di Florian Zeller, è Anthony Hopkins, che per la sua magistrale interpretazione ha ricevuto l’Oscar. Qui l’ ottantenne Anthony, la cui lucidità di mente comincia ad avere dei cedimenti e a rivelare un inarrestabile declino cognitivo, riceve la visita della figlia Anne (Olivia Colman) la quale gli comunica che dovrà affidarlo a una badante perché lei sta per trasferirsi da Londra a Parigi. Successivamente, Anthony riceve la visita di una seconda donna la quale afferma ugualmente di essere sua figlia. Vero? Falso? Il mistero si chiarirà, tenendo presente quel sottotitolo (aggiunto in Italia): Nulla è come sembra.
Torniamo in Italia ed ecco un altro film – questo, di Claudio Cupellini, uscito l’estate scorsa – che affronta a tinte cupe un tema di grande attualità (anche se non nuovo nella storia del cinema anche recente): il rischio di un disastro ambientale provocato dall’egoismo, dall’avidità, dalla cecità dell’uomo. Siamo su un pianeta sconvolto dove si aggirano pochi superstiti. Fra questi un padre (Paolo Pierobon) e un figlio quattordicenne (l’esordiente Leon de La Vallée). I due vivono su una palafitta e i loro rapporti sono ridotti al minimo: l’uomo trasferisce i suoi pensieri in un quaderno, ma il ragazzo non sa leggere. Poi il padre muore e il figlio intraprende un viaggio, cercando qualcuno che possa rivelargli il significato di quelle parole scritte. Il film è un romanzo di formazione ed è tratto dall’omonima graphic novel di Gipi. E’ realizzato in bianco e nero ed è stato girato quasi tutto sul delta del Po.
Poco prima di questo film era uscito sugli schermi Concrete Cowboys, di Ricky Staub., tratto dal romanzo di Greg Neri Ghetto Cowboy. Il film si svolge a Filadelfia, in una comunità di afroamericani dove si lavora al recupero di ragazzi a rischio attraverso la cura dei cavalli. Cole (Caleb McLaughlin) è un giovane di Detroit con problemi di adattamento sociale. La madre, stanca di affrontare difficoltà, lo ha caricato in auto e lo ha lasciato davanti alla porta del padre, Harp (Idris Elba). Fra i due il rapporto non sarà facile. Harp è un vero urban cowboy, con una forte personalità e un forte senso etico, mentre Cole continua a cercare di frequentare l’amico Smush, finito in un giro di malaffare. Alla fine, però, i due si intenderanno e Cole capirà i rischi del crimine e della strada per ritrovare suo padre.