TRAMA
Rousseau, considerato il fondatore della pedagogia moderna e autore di bellissime frasi sui doveri paterni, ebbe cinque figli e tutti li destinò, appena nati, all’ospizio dei trovatelli, senza più curarsene; Manzoni, il campione della pietas cristiana, ignorò per anni le accorate richieste di visita della figlia Matilde, finché questa non morì di tisi, a 26 anni, senza che il suo desiderio fosse esaudito; il grande Charlie Chaplin, indimenticabile “padre” nel film Il vagabondo, ammise di detestare i bambini, mentre una delle sue figlie ricorda che il tempo massimo che il genitore le dedicò nel corso della vita fu di… 17 minuti. Evidentemente, genio e famiglia non vanno sempre d’accordo. Sembra, anzi, che le vette dell’arte, della scienza, insomma del pensiero, portino inevitabilmente a trascurare i rapporti familiari. Questo libro mette alcuni grandi della storia dell’umanità, lontana e recente, sotto una lente particolare: quella della paternità. Un esame che riserva molte sorprese e ridimensiona alcuni geni, senza nulla togliere alla grandezza della loro mente e delle loro opere, riportandoli a una statura umana, molto umana, fatta di assenze e debolezze.
AUTORE
Maurizio Quilici Nato nel 1946, si è laureato alla “Sapienza” di Roma in Giurisprudenza con una tesi in Medicina criminologica e psichiatria forense sugli effetti criminogeni della deprivazione paterna. Nella stessa Università ha conseguito Master di II livello in Diritto Minorile, perfezionandosi quindi in Mediazione Familiare presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione. Giornalista professionista, è stato Caporedattore dell’Agenzia ANSA. Per alcuni anni ha collaborato con la Società italiana di psicologia. Nel 1988 ha fondato l’ISP, Istituto di studi sulla paternità, di cui è Presidente. È autore di numerosi articoli e saggi sulla paternità, fra i quali Il padre ombra (Giardini, 1988), per il quale ha ricevuto un Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio, Onora il padre e la madre (Bompiani, 2001), Storia della paternità (Fazi, 2010), Manuale del papà separato (Datanews, 2012).
PRESENTAZIONI:
ROMA 4 novembre 2016: http://www.libreriaassaggi.it/2015/10/26/presentazione-grandi-uomini-piccoli-padri/
SUBIACO 16 gennaio 2016:
TORINO 29 gennaio 2016: http://www.circololettori.it/grandi-uomini-piccoli-padri
RAVENNA Venerdì 15 aprile 2016
FIRENZE Venerdì 13 maggio 2016
RECENSIONI:
Questa è la recensione di Elisabetta Stefanelli apparsa il 4/11/2015 sul sito di ansa.it
Questa è la recensione di Silvana Mazzocchi apparsa il 3/11/2015 sul sito di repubblica.it
Link alla trasmissione RAIUNO
Recensione ADN KRONOS:
Libri: “Grandi uomini, piccoli padri”, sei geni che sono stati pessimi genitori
Di Maurizio Quilici per Fazi Editore
Roma, 22 nov. (AdnKronos)
(Ste/AdnKronos)
Può un genio essere un buon padre? Troppo occupati a elaborare, scoprire, riflettere e creare i padri-genio, divenuti per merito icone e miti nella storia, si sono spesso rivelati genitori distanti, freddi e assenti nei confronti dei figli. Galilei costrinse la figlia alla vita monastica fin dall’adolescenza; Rousseau, considerato il fondatore della pedagogia moderna e autore di bellissime frasi sui doveri paterni, ebbe cinque figli e tutti li destinò, appena nati, all’ospizio dei trovatelli, senza più curarsene; Manzoni, il campione della pietas cristiana, ignorò per anni le accorate richieste di visita della figlia Matilde, finché questa non morì di tisi, a 26 anni, senza che il suo desiderio fosse esaudito; il grande Charlie Chaplin, indimenticabile “padre” nel film “Il vagabondo”, ammise di detestare i bambini, mentre una delle sue figlie ricorda che il tempo massimo che il genitore le dedicò nel corso della vita fu di… 17 minuti.
Queste sei biografie, analizzate nel volume “Grandi uomini piccoli padri” scritto da Maurizio Quilici per Fazie Editore, sotto una lente particolare, quella della paternità, scardinano l’opinione comune sulla grandezza umana dei geni e svelano come sia difficile, o addirittura impossibile, essere al contempo un prodigioso ingegno e un buon padre.
Attraverso un incalzante susseguirsi di vicende, narrate con una prosa brillante e una continua attenzione alle fonti, Maurizio Quilici spinge il lettore ad andare oltre la luminosa facciata di questi illustri personaggi, per farlo soffermare invece sulle loro mancanze di genitori che li riportano a una statura umana, troppo umana, spesso detestabile.
Evidentemente, genio e famiglia non vanno sempre d’accordo. Sembra, anzi, che le vette dell’arte, della scienza, insomma del pensiero, portino inevitabilmente a trascurare i rapporti familiari. Questo libro mette alcuni grandi della storia dell’umanità, lontana e recente, sotto una lente particolare: quella della paternità. Un esame che riserva molte sorprese e ridimensiona alcuni geni, senza nulla togliere alla grandezza della loro mente e delle loro opere, riportandoli a una statura umana, molto umana, fatta di assenze e debolezze.
“Scoprire che una persona famosa per i suoi meriti o successi – scrive Quilici nella sua prefazione – può non essere affatto un buon padre o una buona madre costituisce un antidoto alla generalizzazione e alla superficialità dei giudizi. E può servire a considerare gli esseri umani nel loro complesso e non solo per le qualità, o per i difetti, più visibili. Così , ottimi padri e ottime madri si possono scoprire nelle persone considerate, per altri versi, le peggiori. Insomma – conclude – si potrebbe ben scrivere un altro libro e intitolarlo ‘Piccoli uomini, grandi padri’.
Maurizio Quilici Nato nel 1946, si è laureato alla “Sapienza” di Roma in Giurisprudenza con una tesi in Medicina criminologica e psichiatria forense sugli effetti criminogeni della deprivazione paterna. Nella stessa Università ha conseguito Master di II livello in Diritto Minorile, perfezionandosi quindi in Mediazione Familiare presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione.
Giornalista professionista, è stato Caporedattore dell’Agenzia Ansa. Per alcuni anni ha collaborato con la Società italiana di psicologia. Nel 1988 ha fondato l’ISP, Istituto di studi sulla paternità, di cui è Presidente. È autore di numerosi articoli e saggi sulla paternità, fra i quali Il padre ombra (Giardini, 1988), per il quale ha ricevuto un Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio, Onora il padre e la madre (Bompiani, 2001), Storia della paternità (Fazi, 2010), Manuale del papà separato (Datanews, 2012).
Recensione su Sette (supplemento settimanale de Il Corriere della Sera)
RadioinBlu I TEMI DELL’UMANO- LA NARRAZIONE DELLA BIOETICA (27/12/2015)
Sul settimanale GENTE stanno pubblicando dei numeri monografici sui personaggi del libro. Ne sono già usciti 2 … non perdeteli!
Recensione su La Provincia di Como
Recensione su Il Carabiniere
Recensione su Huffingtonpost.it
http://www.huffingtonpost.it/giuseppe-fantasia/perche-e-piu-facile-essere-un-genio-che-un-buon-padre_b_9018668.html?utm_hp_ref=genitori
Intervista a PRIMARADIO – AMBARADAN
Intervista a IL POSTO DELLE PAROLE
Recensione su Il Segno
Recensione su Il Sole 24 Ore
Recensione su BBC History
Recensione su http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com
http://www.gliscrittoridellaportaaccanto.com/2016/03/leditoriale-di-paola-casadei-grandi.html
Recensione su Il Fatto quotidiano
Recensione MediaDuemila
http://www.media2000.it/quilici-grandi-uomini-piccoli-padri-dilemma-della-genitorialita/
Recensione Affari Internazionali
http://www.affarinternazionali.it/rivista.asp?ID=293
Recensione VITA.IT