La Carta di Treviso, varata e approvata il 10 ottobre 1990 dall’Ordine dei giornalisti e dalla FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), d’intesa con Telefono Azzurro ed enti e istituzioni della città di Treviso, costituisce per i giornalisti italiani un codice deontologico per tutto ciò che attiene all’infanzia.
Successivamente integrata con un ulteriore documento, il vademecum Treviso ’95, è stata aggiornata nel 2006 per adeguarla alle nuove realtà dell’informazione, come quella di Internet e del giornalismo on-line.
L’inosservanza della Carta di Treviso fa scattare per il giornalista le sanzioni previste dalla legge istitutiva dell’Ordine (L. 3 febbraio 1963 n. 69).
Il testo che riportiamo è stato approvato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti nella seduta del 30 marzo 2006 e aggiornato con le osservazioni dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.