Claudio Naranjo,
L’ego patriarcale,
URRA, Milano 2009,
pp. 188, € 18,00
Claudio Naranjo è noto per i suoi progetti educativi e per aver contribuito a diffondere l’ “enneagramma”, mappa psicologica che riconduce a nove tipi essenziali (“enneatipi”) i caratteri dell’essere umano. Psicoterapeuta e psichiatra con frequenti incursioni nelle discipline contemplative, nel buddismo, nell’induismo, nel cristianesimo esoterico, fautore convinto – sulle orme di Bachofen – di un’era matriarcale cui seguì una patriarcale, Naranjo vede nel patriarcato l’inizio della cosiddetta “civiltà” ma anche la radice di ogni male: il principio patriarcale sarebbe all’origine della schiavitù consumistica, dell’egoismo del capitalismo, delle distorsioni nelle religioni, della violenza della guerra ed anche di un perverso sistema educativo.
Per Naranjo, millenni di dominio paterno sulla famiglia hanno portato alla “sostituzione dei sani vincoli fraterni con vincoli di obbedienza e dipendenza da parte di persone cronicamente infantilizzate”. Come rimediare? Anzitutto con una nuova educazione, che dovrebbe essere “educazione alla convivenza”, per “insegnare ad ascoltare gli altri e a rispettarli”.