Il Comune di Bondeno, in provincia di Ferrara, assegnerà un alloggio popolare “ad una nuova categoria di poveri: i padri separati”. Così un comunicato della Lega Nord Emilia Romagna (il Comune di Bondeno è appunto a guida Lega Nord) nel quale è riportata una dichiarazione di Alan Fabbri, capogruppo LN alla Regione e Presidente del Consiglio comunale di Bondeno. “Per la prima volta in Emilia Romagna” – afferma Fabbri – “il Comune di Bondeno assegnerà un alloggio popolare ad un uomo in difficoltà economiche separato dalla moglie e che paga gli alimenti, e questo grazie ad una sottograduatoria che parifica, in termini di assegnazione punti, la sentenza che obbliga l’ex marito a lasciare la casa coniugale, ad uno sfratto” L’alloggio fa parte di un lotto di 17 case popolari alloggi popolari delle quali, alla fine di agosto, sono state pubblicate le graduatorie di assegnazione.
E’ una lodevole iniziativa. L’equiparazione della sentenza che allontana il coniuge dalla casa familiare allo sfratto è un principio per il quale si battono molte associazioni di padri separati.
Peccato che l’iniziativa del Comune di Bondeno sia stata subito strumentalizzata dagli stessi promotori a fini politici. Nello stesso comunicato di cui sopra, si sottolinea come di quei 17 alloggi 12 vadano a italiani, mentre nella vicina Ferrara, a conduzione PD, “su 600 domande di alloggio popolare, la maggior parte (51%) sono state presentate da cittadini stranieri e tra le prime 120 famiglie per punteggio, solo 40 sono italiane”.