“Infine, c’è un fattore culturale legato al ruolo del padre: in Italia la parte preponderante del lavoro domestico è in media affidato alla donna. Anche qui, una maggiore partecipazione dei padri al lavoro domestico potrebbe facilitare una maggiore natalità presso i ‘popoli italici’”. (Fabrizio Galimberti, giornalista economico. Il Sole 24 Ore, 18 ottobre 2015). [Come invertire il declino demografico in Italia]
“Un sano rapporto padre-figlio è realizzabile nel momento in cui i padri riescono a diventare figli dei propri figli. I padri devono cioè riuscire a fare un passo indietro, rinunciando alla proprie aspettative. In definitiva posso dire che è un’impresa difficile, ma quando riese è esaltante”. (Alessandro Zuccari, giornalista e scrittore, autore di Il signor figlio. Intervista a Associazione Vox.com)
“C’è una contraddizione tra il desiderio dei padri di esserci, e la condivisione domestica, che resta ancora molto parziale. Di certo i maschi oggi cercano un contatto con le proprie emozioni e ne rivendicano il diritto”. (Carmen Leccardi, docente di Sociologia Univ. Bicocca di Milano. la Repubblica, 9 marzo 2015)
“Nel 2016 voglio anche essere un genitore ingombrante e quotidiano, uno che tutte le mattine convince i figli a lavarsi, li spinge a far colazione, la sera li mette a letto. Non voglio più essere un padre sempre in tournée, che comunica con i suoi due figli solo attraverso Skype”. (Ascanio Celestini, attore. la Repubblica, 2 gennaio 2016)