Stupore e perplessità ha suscitato l’annuncio dato da Alessandro Di Battista, uno dei leader del movimento 5 Stelle, di ritirarsi non solo dalla campagna elettorale, ma – almeno provvisoriamente – dalla politica attiva. “Ho preso una decisione, una mia scelta umana” – ha scritto Di Battista su Facebook – “quella di non ricandidarmi in Parlamento alle prossime elezioni. Dall’estate prossima voglio partire, scrivere, dedicarmi alla controinformazione. E poi quando ti nasce un figlio ti cambiano anche le priorità. Anche per questo ho preso questa decisione”. Frattanto, a due mesi dalla nascita del figlio, Di Battista ha pubblicato un libro a lui dedicato: Meglio liberi. Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare.
I commentatori politici hanno interpretato variamente la decisione di Dibba; alcuni hanno apprezzato il gesto e lo hanno trovato coerente con i principi dei 5 Stelle, altri vi hanno letto invece un calcolo politico.
Sul Venerdì di Repubblica Diego Bianchi ha così commentato: “E comunque, lo dico a Di Battista, fare il papà, soprattutto nei primi anni, è come fare politica. Ci vogliono coraggio, incoscienza, amore e passione. Si tratta per lo più di spalare merda, tutti i giorni, tutto il giorno. Ma ne vale la pena. In bocca al lupo”.