A quasi 85 anni, Marco Pannella, storico leader dei radicali, ha rivelato di avere “un figlio, forse due” in giro per il mondo. Lo ha fatto durante un’intervista a una TV privata. Della paternità di uno ha detto di essere certo (e con questo ha avuto per qualche tempo dei contatti), per l’altro ha qualche dubbio e non lo ha mai frequentato. In entrambi i casi i figli sono nati da una donna sposata, il cui marito ritiene suo il figlio.
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Si allarga il numero di iniziative abitative a favore dei padri separati, molti dei quali, come noto, hanno serie difficoltà a sostenere il peso di un affitto e ad offire ai figli – nei tempi ristretti di “visita” – un luogo dignitoso e accogliente. L’ultima in ordine di tempo riguarda Prato e si deve alla parrocchia Santa Maria delle Carceri e alla associazione “Insieme per la famiglia”: una struttura che è stata chiamata “Casa Francesco”, in onore di Papa Bergoglio e della sua attenzione ai problemi della famiglia. “Casa Francesco” mette a disposizione quattro camere con bagno privato e una cucina. I padri potranno usufruirene per sei mesi, rinnovabili per una volta. Non è previsto affitto, ma solo un contributo al pagamento delle utenze.
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Chi voglia gustare una serie di simpatiche foto di padri che accudiscono figli o svolgono assieme ad essi lavori domestici non ha che da andare su Internet e cercare il blog “Daddy doin’work”, di Doyn Richards, fotografo di Losa Angeles con una particolare attenzione ai padri. L’hashtag è: # daddydoinwork.
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Un padre torinese separato è stato condannato a nove mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti delle figlie perché – secondo l’accusa – considerandole “troppo grasse” le costringeva a praticare sci agonistico e a nutrirsi con cibi macrobiotici. Nessuna violenza, ma – ha sostenuto l’accusa – un quadro di pressioni psicologiche attuate dal 2008 (quando le figlie avevano rispettivamente 11 e 14 anni) al 2011. Secondo la procura, frasi come “Siete grasse, dovete fare più sport. Non combienerete niente nella vita” hanno turbato l’equilibrio psichico delle due ragazze. L’uomo, che è stato denunciato dalla ex moglie, ha sempre sostenuto che la sua era normale preoccupazione per la salute delle figlie.
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“Non dirmi quello che devo fare!”, grida la figlia protesa verso il padre. Tipico scambio di battute fra un genitore e una ragazzina adolescente? No, chi reagisce così al padre che le ordina di scendere dal tavolo è una bambina di 15 mesi e il video che ritrae la scena spopola su YouTube. Lei si chiama Lola e alla fine si farà convincere a scendere con un tenero abbraccio.
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“Papà non sei più solo”: questo il nome di una nuova Onlus, costituita a Pesaro, che si propone “la salvaguardia e la tutela dei padri separati”. L’associazione assicura assistenza legale (gratis la prima consulenza, poi tariffe agevolate) tramite un pool di quattro avvocati, investigativa (con un investigatore convenzionato) e psicologica (con uno psicologo convenzionato). Organizza inoltre incontri periodici dei padri con una psicologa e pèomeriggi di incontri per bambini. L’indirizzo del suo sito: www.papanonseipiùsolopesaro.com.
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Sui congedi parentali, una cattiva notizia e una buona. La buona è che un decreto legislativo varato il 20 febbraio dal Consiglio dei Ministri ed ora all’esame delle Camere prevede che il congedo parentale (quindi anche quello noto come “congedo di paternità”) si estenda dagli attuali otto anni del figlio ai dodici e che il trattamento economico (30% dello stipendio) passi dai primi tre anni del bambino ai sei. Il decreto prevede anche l’estensione del congedo alle lavoratrici autonome, la possibilità di usifruirne fino a sei mesi (anziché…. Come attualmenter) e la possibilità di chiedere i congedi anche su base oraria, coin una forma di part-time al 50%. La cattiva notizia: Le misure – ammesso che siano accolte dalle Camere – hanno carattere sperimentale per il solo 2015.