Nei locali di una chiesa una casa per padri separati
I locali di una chiesa come struttura polivalente per ospitare i padri separati in difficoltà economiche. L’iniziativa è stata annunciata da monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia. La chiesa è quella di San Bartolomeo, a Montefalco, provincia di Perugia. Si chiama Casa Patris Corde e sarà attiva dal primo maggio. Nel presentare l’intervento, l’arcivescovo ha ricordato che questo è l’”Anno della famiglia Amoris Laetitia” e ha definito l’iniziativa, che si rifà a San Giuseppe, “un piccolo segno di vicinanza e di aiuto a quei padri che ora vivono il dolore di un amore ferito o terminato”. Questa casa – ha aggiunto – “oltre ad offrire la possibilità di una soluzione abitativa adeguata, può essere luogo di incontro fra genitori separati e figli, luogo di ascolto e relazioni”.
Altra archiviazione per le accuse a ex portiere Sereni
Dopo l’archiviazione decisa da un giudice del Tribunale di Torino nel dicembre 2019 (vedi ISP notizie n. 4/2019), anche il Gip Michele Contini, del Tribunale di Cagliari, ha archiviato l’inchiesta che vedeva l’ex portiere Matteo Sereni accusato di abusi sessuali sui due figli. La vicenda giudiziaria, durata ben undici anni, era cominciata con le accuse da parte della ex moglie dell’uomo, Silvia Cantoro, e della ex suocera. In seguito i minori erano stati più volte interrogati dalla madre, dalla nonna ed anche dai consulenti tecnici “con modalità inappropriate e potenzialmente suggestive di falsi ricordi”, secondo la difesa di Sereni. Anche nei due provvedimenti di archiviazione si sottolineano i gravi errori nell’ascolto dei minori. Il Tribunale di Cagliari ha ricordato che un bambino “quando è incoraggiato e sollecitato a raccontare da parte di persone che hanno un’influenza su di lui (e ogni adulto è per un bambino un soggetto autorevole) tende a fornire la risposta compiacente che l’interrogante si attende e che dipende in buona parte dalla formulazione della domanda. Tali incoraggiamenti sono stati molteplici, sia da parte degli stretti congiunti, sia da persone estranee al loro ambito familiare”. (In tema di false denunce di abusi vedi anche la Rubrica “Diritto… e rovescio” in questo stesso numero).
Premio decurtato a padre in congedo: l’azienda deve pagare
Lui, 60 anni, operaio in una ditta dell’astigiano, aveva preso il congedo parentale per seguire la figlia di sei anni e la azienda gli aveva decurtato del 60% il premio di risultato. L’uomo, assistito dalla CGIL, si è rivolto al Tribunale di Asti e il giudice del lavoro Elisabetta Antoci gli ha dato ragione, imponendo alla ditta di reintegrare il premio. “Il premio” – ha spiegato l’avv. Massimo Padovani – “viene decurtato per malattia o infortuno al di fuori del lavoro, per negligenza o aspettativa. Finora la fattispecie aveva riguardato solo donne e questo è il primo caso che riguarda un uomo”. “Paternità e maternità devono essere uguali” – ha commentato Luca Quagliotti, segretario astigiano della CGIL – “e esercitare un diritto non è certo assenteismo”.
Congedi di paternità: interrogazione per equità pubblico/privato
In una interrogazione al ministro Brunetta, 18 senatori del PD hanno chiesto l’equiparazione dei congedi parentali tra i lavoratori dipendenti del settore privato e quelli del settore pubblico. Il congedo obbligatorio alla nascita, introdotto con la legge 92/2012 e poi prorogato ogni anno, è oggi di dieci giorni ma è previsto solo per i dipendenti privati. La legge originaria prevedeva l’estensione al settore pubblico, ma il relativo provvedimento attuativo non è mai stato emanato. Così una evidente sperequazione si protrae da nove anni. Primo firmatario della interrogazione il sen. Vincenzo D’Arienzo, il quale ha così commentato l’iniziativa parlamentare: “Le tutele connesse alla genitorialità non possono essere subordinate alla natura, pubblica o privata, del datore di lavoro”.
Compie 100 anni “Il monello” di Chaplin
Uno dei film-cult più amati dai papà è certamente Il monello, di Charlie Chaplin. Quella pellicola oggi compie cento anni. Fu infatti proiettata per la prima volta alla Carnagie Hall di New York nel 1921. Era un film muto e raccontava la storia di un bambino (il piccolo attore era Jackie Coogan, di quattro anni) abbandonato dalla madre e raccolto e allevato da un povero vetraio, che ne diventa il padre affettivo (alla fine tornerà con la sua mamma). Probabilmente fu il primo film di una lunga serie impostata sul rapporto fra un bambino e suo padre: da Ladri di biciclette a La strada, da Il ladro di bambini a La vita è bella… Emiliano Morreale ha scritto che con The kid – questo il titolo americano – “Chaplin ha inventato un archetipo moderno”. Chaplin cominciò la lavorazione del film tre settimane dopo la morte del figlio, Norman, avvenuta ad appena tre giorni dalla nascita.