False accuse dalla figlia: in carcere, poi risarcito
La figlia aveva accusato il padre e il fratello di averla segregata e costretta a un matrimonio non voluto e il genitore era stato condannato a tre mesi di custodia cautelare in carcere. Al fratello, invece, era stato imposto il divieto di avvicinamento. Lei, una ragazza marocchina residente a Ferrara, sembrava la classica vittima di una cultura arcaica e patriarcale. Senonché le indagini svolte dalla questura di Ferrara hanno accertato la falsità delle accuse e la Corte di Appello di Bologna ha riconosciuto all’uomo un risarcimento di 21.695 euro per l’ingiusta detenzione.
Arrestato il padre dei bambini sopravvissuti nella giungla
Ricordate la incredibile vicenda dei quattro fratellini indigeni sopravvissuti, nel giugno scorso, ad un incidente aereo nel quale era morta la madre e ritrovati dopo 40 giorni nella giungla amazonica? I quattro avevano un’età compresa fra uno (già: un anno!) e 13 anni e tutto il mondo si è commosso alla loro vicenda. Ora il padre dei due bambini più piccoli (e patrigno degli altri due) è stato arrestato a Bogotà con l’accusa di abusi sessuali su minori di 14 anni.
A Milano il 16% dei figli riceve il doppio cognome
A Milano, nel 2022, 16 coppie di genitori su 100 hanno dato ai propri figli il cognome sia del padre che della madre; un orientamento confermato – con la stessa percentuale – anche nei primi sei mesi del 2023. L’11% dei nuovi nati nello scorso anno e il 12% di quelli nati nel primo semestre 2023 hanno avuto invece il solo cognome materno. Come è noto, nel giugno dello scorso anno una sentenza della Corte Costituzionale ha reso possibile il doppio cognome.
Pistola nello zaino del figlio di tre anni: arrestato il padre
Non poteva accadere che negli Stati Uniti. Un uomo di 35 anni, Pete Robles, è stato arrestato a San Antonio, in Texas, dopo che nell’asilo frequentato dal figlio un maestro aveva scoperto una pistola nello zainetto del bambino. Il piccolo è stato affidato ai servizi di protezione dell’infanzia.
Cinquemila chilometri per ritrovare papà
Ha percorso quasi cinquemila chilometri – nascosto nei carichi di TIR: alimenti, pneumatici, tappeti… – per ritrovare il padre, partito prima di lui per la Germania. E’ la storia di un 14/enne afghano salvato dai Carabinieri mentre vagava per le strade di Seveso, in provincia di Monza, magrissimo e stremato. Quando ha visto l’auto dei Carabinieri, il ragazzo ha cominciato a sbracciarsi per attirare la loro attenzione. Soccorso e portato in caserma ha mostrato un braccialetto che portava al polso con la scritta “help”, aiuto. I militari lo hanno rifocillato e al mattino hanno ottenuto l’intervento di un interprete, al quale il giovane ha raccontato di aver viaggiato da solo, per le rotte balcaniche del Mediterraneo, per raggiungere la Germania e cercare il padre. Ha percorso quasi cinquemila chilometri, fino a quando, sfinito e disperato, ha deciso di rischiare e richiamare l’attenzione dei Carabinieri. I quali hanno segnalato il caso all’autorità per i minori e hanno accompagnato il ragazzo in una struttura protetta. Ora le autorità cercheranno di rintracciare suo padre.
A sette anni salva il padre dall’infarto
Quando il padre, un uomo di 58 anni, ha detto di sentirsi male e si è accasciato sul volante, il figlio di sette anni che era con lui non si è perso d’animo. Ha sollevato il piede del genitore dal pedale dell’acceleratore e ha tirato il freno a mano. Poi ha preso il cellulare del padre e ha chiamato il 112. Subito è giunta un’ambulanza che ha portato l’uomo in ospedale. Qui, dopo qualche giorno, i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo. L’episodio a lieto fine è stato raccontato dal Corriere dell’Alto Adige ed è avvenuto il giorno di Ferragosto a Bolzano.