La salute del nascituro dipende anche dal padre
La salute del bambino che sta per nascere non dipende solo dal comportamento materno (non fumare, non bere, fare una buona attività fisica…). Le stesse attenzioni andrebbero osservate anche dai padri, o meglio dagli uomini che concepiscono e si apprestano a diventarlo. Lo rivela uno studio dell’Helmoltz Zentrum Munich, in Germania, diretto dal genetista Raffaele Teperino, secondo il quale gli uomini che mangiano cibi molti grassi “stressano” i mitocondri degli spermatozoi influenzando il metabolismo. Quando gli spermatozoi raggiungono la cellula uovo, questo metabolismo alterato viene ereditato. La ricerca ha preso in esame i dati di oltre tremila bambini, osservando che nei figli di padri sovrappeso il rischio di obesità raddoppia, mentre aumenta il rischio di resistenza all’insulina.
Ragazzo costretto in Togo dal padre perché gay?
La Procura di Milano indaga su un presunto caso di maltrattamenti (questa l’ipotesi di reato) da parte di un uomo residente nel capoluogo lombardo che avrebbe condotto il figlio sedicenne gay in Togo, Paese d’origine della famiglia, e poi lo avrebbe costretto a rimanere “per farlo curare in quanto gay”. La vicenda è stata resa nota con una denuncia presentata dal genitore di una compagna di scuola del ragazzo, che frequenta il liceo. Stando a quanto avrebbe raccontato telefonicamente lo stesso giovane a questo genitore, il padre lo avrebbe portato in Togo dicendo di volergli far apprendere la cultura locale, ma qui gli avrebbe sottratto il passaporto impedendogli di tornare in Italia.
Appello al Parlamento per il doppio cognome
Un appello perché sia messa a punto una riforma sul doppio cognome è stato rivolto al Parlamento dalla giurista Rosa Oliva De Conciliis, Presidente della Rete per le Pari Opportunità, durante un convegno svoltosi a Roma. Nell’appello, De Conciliis ricorda che l’8 novembre 2016 la Corte Costituzionale dette chiare indicazioni in materia, ritenendo discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre e definendo “indifferibile” la riforma del cognome. L’uso di attribuire ai figli il solo patronimico è stato definito durante il convegno “una tradizione patriarcale”.
Cambiare cognome ai figli di padri violenti
Continuare a portare il cognome del padre che ha compiuto gravi fatti di violenza domestica, come l’uccisione dell’altro genitore, può essere un peso insopportabile. Per questo una proposta di legge a firma della on. Catia Polidori, segretaria nazionale di “Azzurro Donna” propone di ampliare il numero di quanti possono chiedere il cambio del cognome per i figli che hanno lo stesso cognome dell’assassino: anche i parenti entro il secondo grado della vittima possono richiedere il cambio del cognome. Nel caso in cui la persona uccisa sia un minore, i familiari potranno richiedere il cambio del cognome anche post mortem.
A Catania un alloggio per padri separati in difficoltà
La prima delle 13 chiavi benedette da Papa Francesco nella Giornata Mondiale dei Poveri spetterà ai padri separati in difficoltà e “aprirà” simbolicamente un alloggio nella città di Catania. L’iniziativa – promossa dall’Alleanza della Famiglia Vincenziana (Famvin) – lrientra nel progetto “13 case” per il Giubileo: tredici alloggi per le persone senzatetto in tredici paesi: dalla Siria al Brasile, dalla Tanzania al Senegal, all’Ucraina… L’alloggio fa parte di uno spazio di 5.000 metri quadrati al centro della città concesso in comodato d’uso gratuito dalle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, che già ospita donne vittime di violenza e persone – italiane e straniere – senza dimora.
Figlio Totò Riina ricorda il padre
“Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi”. Così Salvuccio Riina, 47 anni, terzogenito del boss mafioso morto in carcere nel novembre 2017, ha ricordato il padre con due post su Instagram e su Facebook. I post sono corredati con una foto di Riina padre con accanto un vaso con due rose rosse. In breve tempo i post hanno ottenuto centinaia di like sui due social e molti commenti come questi: “Un grande uomo con i veri valori della famiglia”, “Grande uomo, non ne nascono più come lui, sicuramente”, “Totò, l’imbattibile e unico”. A proposito di questi commenti, Carmine Mancuso, figlio del maresciallo Lenin Mancuso che fu ucciso dalla mafia assieme al giudice Cesare Terranova, li ha definiti “un disgustoso coro di consensi”. Anche la Presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, ha criticato l’iniziativa del figlio di Riina. Salvuccio Riina ha scontato una condanna a otto anni e dieci mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione.
Unterberger: terzo mese di congedo parentale solo ai padri
La Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger, ha condiviso la proposta del presidente dell’INPS, Gabriele Fava, di riservare ai padri il terzo mese di congedo parentale retribuito all’80% previsto dalla Legge di Bilancio. Lo ha fatto con una nota nella quale afferma che questo incentiverebbe un maggior coinvolgimento dei padri nel lavoro di cura e eviterebbe che un’assenza prolungata dal lavoro sia penalizzante per le donne. Nella nota si citano alcuni dati, tratti dall’Osservatorio dell’impresa sociale “Coi bambini”: il 32,1% delle donne tra i 25 e i 49 anni dedica oltre 50 ore settimanali alla cura dei figli, mentre lo fa il 7,2% dei padri. Nel 2022 il 22% degli uomini ha chiesto il congedo parentale, contro il 78% di donne.