Editore: Edizioni Magi, Roma
Anno: 2011
Prezzo: €18
Pagine: 194
La violenza è sempre maschile, l’abuso sessuale è compiuto solo dal maschio, il turismo sessuale è opera degli uomini, così come la pedofilia… Per molti anni, almeno fino alla prima metà del Novecento, di fronte a un’indubbia prevalenza numerica del maschio in queste amare statistiche si è negato (o ignorato) un mondo di violenza al femminile. Che una donna (potenzialmente sempre una madre) potesse essere autrice di violenza sull’uomo o, peggio ancora, perpetrare violenza o abuso sessuale su un minore – e persino su un figlio – repelleva, d’istinto, alla nostra coscienza.
Ma se vogliamo combattere la violenza e la sopraffazione in ogni sua forma dobbiamo farlo senza distinzione di genere, senza pregiudizi e stereotipi. Per questo giunge a proposito questo ben documentato saggio di due psicologhe che da anni si occupano di prevenzione dei comportamenti violenti. E a proposito lo si cita in questa rubrica, pensando ai tanti casi di padri ingiustamente accusati di abuso sui figli in occasione di separazione.