Editore: il Mulino, Bologna
Anno: 2012
Prezzo: € 12
Pagine: 198
Nello scarso panorama dei men’s studies italiani, questo saggio di Spallacci – nostro socio e collaboratore di ISP notizie – giunge opportuno a fare il punto della situazione. Il profondo mutamento della identità maschile, che da un lato travolge miti e stereotipi antichi e dall’altro si abbarbica a comodi retaggi, ha innescato fenomeni nuovi che meritano approfondimento, ma sono tutt’altro che facili da studiare e da descrivere, per le corde sensibili che vanno a toccare e per il rischio di essere immediatamente catalogati da una parte o dall’altra della “barricata”. Così Spallacci analizza e ridimensiona serenamente tutta una serie di “miti” che vengono alimentati dalle due “metà del cielo”, come quello, usatissimo, secondo il quale l’omicidio in ambito familiare è la prima causa di
morte delle donne. Nel riconoscere che “la vittimizzazione femminile in ambito familiare è un dato inoppugnabile”, Spallacci precisa: prima causa di morte per le donne vittime di omicidio, non prima causa di morte per le donne in generale, né in rapporto alle morti totali né in rapporto alle morti per cause non naturali.
Altro dato che spesso si ignora, il fatto che gli studi sulla violenza sessuale “tendono a riunire atti di gravità diversissima (dallo stupro alla ‘critica del modo di vestirsi’)”.
Nel quarto capitolo, “uomini e padri”, si riassume la profonda trasformazione della figura paterna negli ultimi 50 anni, sulla base di un assunto che ci sentiamo di condividere in pieno: “Il ‘nuovo padre’ non è una pura suggestione mediatica: in base a tutte le ricerche, è una realtà che tende ad affermarsi”.