Ricordate “Il padre di Erik”? Nel n. 4/2013 di ISP notizie, con il titolo Natale senza Erik, pubblicammo la sua storia: quella di un padre italiano a cui la moglie, ucraina, aveva rapito il figlio per tornare nel suo Paese, l’Ucraina. Dal 12 maggio 2012 Luigi Renato Zardo – questo il nome dell’uomo – lotta con tenacia disperata per poter riabbracciare il bambino, che oggi ha cinque anni. Ma da quel giorno non è mai riuscito a vedere né a sentire suo figlio. E’ passato un altro Natale ed è stato ancora “Un Natale senza Erik”. Queste sono le ultime notizie che Zardo ci aveva dato alla fine dello scorso anno, che solo ora pubblichiamo per i ritardi che ha comportato il passaggio dalla formula cartacea a quella telematica. E per le quali ogni commento è, purtroppo, superfluo.
In breve, le ultime notizie (scontate) dal tribunale di Primo Grado di Zhytomyr.
– hanno respinto la richiesta di rimpatrio
– non hanno deciso nulla riguardo agli incontri col minore in loco, rimandando l’udienza successiva (la quinta!!!) a metà febbraio
– recentissima notizia, hanno concesso a mia moglie il divorzio, assegnandole la custodia del bambino.
Io telefono sovente a mia “moglie”, a sua madre e a suo padre, ma non mi rispondono oppure attaccano il telefono appena mi riconoscono.
Da due mesi non ho notizie del bambino. Di nuovo, non viene più mandato all’asilo.
Nel frattempo, l’Italia fa assolutamente nulla per sbloccare la situazione.
Ecco la summa magnifica di un anno ormai finito.
Che il nuovo sia un po’ meglio, se possibile.
Cordiali saluti