Alla fine di aprile il Covid si è portato via Pantaleo (Leo per tutti noi) Nestola, uno dei soci “storici” del nostro Istituto. Leo, pedagogista attento ai problemi della famiglia e particolarmente sensibile al tema della paternità, si era iscritto al nostro Istituto il 12 dicembre 1988, anno della fondazione, e subito aveva messo a nostra disposizione la sua professionalità e la sua passione. Da allora era stato sempre partecipe delle nostre iniziative, prodigo di preziosi, pacati consigli. Davvero una delle colonne dell’Istituto. Avevo parlato con lui poche settimane prima, con un po’ di amarezza, perché riteneva di essere ormai troppo anziano per continuare a dare il suo contributo all’ISP. “Ho fatto la mia parte”, mi aveva detto, “bisogna lasciare spazio ai giovani”. Non ero riuscito a convincerlo che l’Istituto aveva ancora bisogno di lui. Nel messaggio che il Presidente dell’ISP ha ricevuto dalla famiglia è scritto fra l’altro che Leo “sarà sempre PADRE, sua vocazione unita alla vocazione di MARITO”. Alla moglie, Ida, e alla intera famiglia vanno le commosse condoglianze dell’intero Istituto. La richiesta della famiglia è stata quella di non donare fiori ma di fare una donazione per le opere missionarie della parrocchia San Luigi di Montfort (questo l’IBAN: IT92V0200805047000003530192), cosa che l’ISP ha fatto, in memoria del nostro caro socio. Nella foto il Presidente dell’ISP consegna a Leo un omaggio per i dieci anni della sua iscrizione. E’ il 3 giugno 1998.
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