Come padre, come insegnante, come psicoterapeuta sono sempre più convinto del valore insostituibile della presenza del padre nella vita dei figli e condivido quanto tu sostieni nella tua lettera di risposta alla dott. Paesano. Credo che oggi la nostra comune battaglia a favore del padre debba rivolgersi direttamente alla magistratura, sollecitando momenti di confronto e informazione, in modo che anche i giudici possano prendere coscienza di quanto ormai sembra, finalmente, diventato senso comune: la presenza del padre è indispensabile nella vita dei figli! Come tu dici le cose per fortuna sono cambiate. Quando nel 2005 ho iniziato a frequentare le Associazioni dei papà separati e ho pubblicato il libro Il segno del padre molte persone pensavano che il padre fosse sostituibile dalla madre (ovviamente non viceversa). Oggi, invece, è cresciuta e si è diffusa la consapevolezza che la presenza del padre è necessaria perché i figli, maschi e femmine, crescano bene, con un buon equilibrio psico-affettivo. Anche in ambito psicologico la presenza di numerose pubblicazioni sull’importanza del padre ha contribuito a cambiare il quadro teorico di riferimento. Cerchiamo di portare questa consapevolezza anche nelle aule dei tribunali, cerchiamo il confronto con i giudici e con gli avvocati. Anche tra loro ci sono uomini e donne fortemente interessati al tema della paternità e disponibili al dialogo con chi affronta il problema dal punto di vista psicologico e educativo.